FUTURE FARMING DISTRICTS: da modello a realtà replicabile in tutta Italia
Lo scorso 30 settembre a Taranto, presso il Dipartimento Jonico dell'Università degli Studi di Bari, si è tenuto l'evento "Future Farming. Coltivare l'Innovazione per un Futuro Sostenibile. Anche in Puglia.", organizzato da FUTURE FARMING INITIATIVE, ZERO e Confindustria Taranto. L'incontro ha riunito istituzioni, imprese, imprenditori e rappresentanti del mondo accademico per gettare le basi del primo Future Farming District in Puglia, confermando il potenziale di replicabilità dell'approccio sviluppato da FUTURE FARMING INITIATIVE e dalla Rete Innovativa Regionale FUTURE FARMING.
Distretti industriali circolari: un modello scalabile
L'evento ha approfondito i pilastri fondamentali del modello: distretti industriali circolari che integrano produzione energetica da fonti rinnovabili, bio-manifattura avanzata e rigenerazione territoriale. Innovazione tecnologica, transizione energetica, economia circolare e nuove professionalità sono stati i temi centrali di un confronto che ha dimostrato come competenze diverse – tecniche, imprenditoriali, istituzionali – possano convergere per costruire infrastrutture bioindustriali di nuova generazione. Il modello dei Future Farming Districts non è più solo visione, ma strategia operativa che sta prendendo forma concreta in diversi contesti territoriali italiani.
Sinergie territoriali per la trasformazione industriale
La mobilitazione di istituzioni, università e imprese pugliesi testimonia l'interesse crescente verso un paradigma produttivo che coniuga competitività economica e impatto rigenerativo. La Rete Innovativa Regionale FUTURE FARMING opera per facilitare queste sinergie, mettendo a disposizione competenze, metodologie e infrastrutture che accelerano il trasferimento tecnologico e la nascita di filiere innovative. L'esperienza di Taranto dimostra che quando territori diversi condividono la stessa visione sistemica, il modello può essere replicato e adattato a specificità locali, creando ecosistemi produttivi resilienti e sostenibili.
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