Made in Italy 2.0 con il Deep Tech e il Nature Co-Design

L’Italia è a un punto di svolta. Pur restando la seconda potenza manifatturiera europea, il Paese rischia di perdere terreno: filiere storiche come l’acciaio, il tessile o l’automotive sono sotto pressione, i costi energetici aumentano e oltre 550.000 giovani talenti hanno lasciato l’Italia negli ultimi quindici anni.

Il risultato è un progressivo indebolimento della competitività e della capacità di generare innovazione industriale.

Una sfida di rinascita

Il nostro Paese fatica a convertire conoscenza e ricerca in innovazione, perdendo opportunità in settori strategici ad alto valore tecnologico ed economico.

Serve un nuovo approccio, fondato su tre pilastri: valorizzazione dei talenti, trasferimento tecnologico efficace e sostenibilità.

Una nuova visione industriale

Il Deep Tech e il Nature Co-Design stanno ridefinendo i confini e le regole del gioco.

Investire in questi ambiti significa posizionare l’Italia nei segmenti dove si giocheranno le principali sfide economiche dei prossimi decenni:

► nuovi materiali e biomanifattura,
► biotecnologie per l’agricoltura sostenibile,
► biologia sintetica per l’ambiente e l’industria,
► progettazione a livello atomico,
► ecofabbriche e simbiosi industriale.

Adottare per primi questo paradigma consente di ottenere un vantaggio competitivo in un mercato emergente dal valore stimato in trilioni di dollari.
La creatività, l’eccellenza scientifica e la flessibilità delle PMI italiane sono leve decisive per guidare questa trasformazione.

Il Deep Tech e il Nature Co-Design rappresentano una nuova visione del mondo e dell’impresa, offrendo all’Italia un’occasione unica per ripensare il proprio modello di sviluppo, che deve essere sostenibile, scalabile, fondato su ricerca avanzata, tecnologia e proprietà intellettuale, radicato nel territorio, capace non solo di trattenere talenti, ma di attrarli.

FUTURE FARMING: l’Italia che torna a generare innovazione

Non servono solo politiche industriali, ma una regia intelligente capace di creare alleanze tra ricerca, impresa e istituzioni.

FUTURE FARMING nasce con questo obiettivo: costruire un ecosistema che favorisca la nascita di nuove tecnologie, processi produttivi avanzati e modelli industriali sostenibili, basati sui principi del Nature Co-Design applicato all’industria.

Un progetto sistemico che connette innovazione scientifica, valorizzazione industriale e sviluppo territoriale, generando nuove filiere in ambiti strategici.

FUTURE FARMING integra biologia, robotica, clean tech, manifattura avanzata e sostenibilità in un’unica visione: quella di un’Italia capace di tornare protagonista nell’economia globale.

📩Per esplorare le opportunità di collaborazione e contribuire alla costruzione del Made in Italy 2.0: info@f2alliance.eu

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La frontiera della competitività italiana passa dalla bioeconomia

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